Ecco nuovi aggiornamenti sulla situazione in Medio Oriente:
- Bilanci: i morti a Gaza salgono a più di 8525, in Cisgiordania a circa 112 e tra gli israeliani a più di 1400 (dati aggiornati alla sera del 1 novembre)
- Fronte diplomatico ed umanitario: ieri, 1 Novembre, grazie ai negoziati tra USA, Qatar, Egitto ed ovviamente Israele e Palestina, è stato riaperto il valico di Rafah, che rimarrà aperto a tempo indeterminato e permetterà alle persone con doppio passaporto e ai feriti di lasciare Gaza: quest’ultimi soprattutto potranno così avere cure adeguate in Egitto. Il bilancio di persone uscite fino a questa notte si attese a più di 300, ed è ancora un dato parziale, che potrebbe essere aggiornato a più di 400, tra cui ci sarebbero anche almeno 4 nostri concittadini.
- Situazione in campo: nel frattempo però, putroppo non cessano i bombardamenti, che continuano a coinvolgere i civili: tartassato il nord della Striscia, i raid israeliani hanno colpito il campo profughi di Jabalia , a loro parere “/luoghi di sviluppo del pensiero filo-hamasiano/”, causando almeno 50 morti, centinaia di feriti e altrettanti dispersi, mentre anche in Cisgiordania, vicino a Jenin, sono in corso ulteriori combattimenti. A quanto sembra, le connessioni internet nella Striscia sono state ancora interrotte.
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