Studenti presi a manganellate in una manifestazione pacifica: siamo davvero in democrazia?

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Pisa, studenti presi a manganellate durante una marcia pro-palestina che, nonostante non fosse autorizzata, si stava svolgendo in maniera pacifica. I manifestanti stavano cercando di raggiungere piazza dei Cavalieri ma proprio all’imboccatura di questa, in una via stretta, hanno incontrato la resistenza della polizia che li hanno caricati. Il bilancio è di 11 feriti, tra cui diversi minorenni e due poliziotti.  

Si dicono indignati i rettori delle tre università di Pisa ed è critico anche il sindaco Michele Conti (Lega) che in un post sui social si è detto  “profondamente amareggiato”.                                                     “Ho telefonato a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. La convivenza pacifica – conclude Conti – è assicurata dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori”, ha proseguito nello stesso post.

Come era prevedile, è scoppiato il caso politico, oltre che morale. PD, Movimento 5 Stelle e tutte le altre principali forze di opposizione hanno definito l’accaduto inaccettabile chiedendo conto al Ministro dell’Interno Piantedosi. Sul caso è intervenuto anche Sergio Mattarella: “Il presidente della Repubblica ha fatto presente al ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare  pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”, recita una nota dell’ufficio stampa del Quirinale in cui  Mattarella si rivolge direttamente a Matteo Piantedosi, che ha dichiarato di condividere tali parole.

Nel frattempo però si smarcano a loro modo Lega e Fratelli d’Italia, scaricando come al solito la colpa alle sinistre: Donzelli, importante esponente del partito della Premier, si è detto preoccupato dal fatto che la sinistra possa appoggiare manifestazioni come quelle di Pisa.

In tutto questo comunque, dopo il polverone sollevato da San Remo, le identificazioni di chi lasciava un fiore in strada in memoria di Naval’nyj e chi più ne ha più più ne metta, c’è da chiedersi se siamo ancora in una vera e propria democrazia…

“Ai posteri l’ardua sentenza…”


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