Ultime News (01/03/2024)

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Gaza: Israele assalta un camion di aiuti umanitari

Ancora un’altra strage si è consumata a Gaza ieri, ma le versioni di Hamas e di Israele in merito all’accaduto sono piuttosto diverse.

La fazione islamica ha denunciato l’uccisione nel nord della Striscia di 112 palestinesi – e il ferimento di altri 760 – contro cui l’esercito israeliano avrebbe sparato mentre si trovavano “in fila per ricevere gli aiuti umanitari”. Accusa che Israele ha respinto parlando di due distinti episodi, avvenuti a centinaia di metri l’uno dall’altro, nel primo dei quali “la calca provocata dalla folla ha causato la maggior parte dei morti”.

Ad ogni modo, tutti i principali leader occidentali hanno ammonito Netanyahu chiedendo immediato cessate il fuoco, ma un accordo tra i membri del Consiglio di Sicurezza ONU per stipulare una dichiarazione congiunta in merito non è andato però a buon fine.

La bozza al vaglio esprimeva “profonda preoccupazione per le notizie secondo cui oltre 100 persone hanno perso la vita dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco mentre la folla aspettava aiuti alimentari a sud-ovest della città di Gaza”, e sottolineava inoltre “la necessità di adottare tutte le misure necessarie per proteggere i civili e le infrastrutture civili”.

Funerali di Aleksej Naval’nyj

Oggi si sono svolti i funerali di Aleksej Naval’nyj, il dissidente russo di cui abbiamo parlato in uno dei nostri ultimi articoli. Non hanno partecipato la moglie e la figlia, che non possono rischiare di tornare in patria poiché rischierebbero di essere arrestate, mentre la madre, che ha lottato contro il governo russo con tutte le sue forze per riavere la salma del figlio e potergli dare l’ultimo saluto, era ovviamente presente.

La cerimonia si è svolta secondo il rito ordotodosso nel primo pomeriggio, presso la chiesa dell’icona della Madre di Dio di Maryino, nel sud-est di Mosca, proprio nel quartiere dove il dissidente russo aveva vissuto. Leonid Volkov, uno dei più stretti collaboratori dell’uomo politico, però, ha denunciato che il funerale, su ordine del Cremlino, è stato accorciato e gli accessi in chiesa limitati. “Hanno fatto pressione sul parroco, padre Anatoly Rodionov, e hanno chiesto che il servizio funebre si tenesse il più rapidamente possibile in modo che nessuno arrivasse”. A funerale concluso, la folla accorsa ha camminato verso il cimitero di Borisovsky a Mosca, che dista circa 30 minuti a piedi dalla chiesa. “Tu non hai avuto paura e noi non abbiamo paura”, sono state le parole delle persone radunate in strada per ricordare Alexei e il suo coraggio.


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